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Displasia dell’anca

La displasia dell’anca è una patologia scheletrica a base ereditaria caratterizzata da anomalie di conformazione dell’acetabolo e della testa femorale che predispone all’instabilità dell’articolazione coxo-femorale e, nei casi più gravi, conduce a lussazione permanente.
Si tratta di una patologia scheletrica polifattoriale (nel suo determinismo intervengono sia fattori genetici che non genetici).

Fattori non genetici non sono in grado di originare la patologia se il cane non è geneticamente predisposto, ma possono agire sulla sua gravità.
La patologia si sviluppa nel periodo di massimo tasso di accrescimento scheletrico (tra 3 e 8 mesi di età) e interessa particolarmente razze canine di grande mole.

La presenza e la gravità della patologia vengono apprezzate mediante esame radiografico effettuato, per il Boxer, orientativamente all’età di 1 anno. L’esame radiografico consente la diagnosi, che viene effettuata di routine sulla base del sistema di valutazione proposto dalla Federazione Cinologica Internazionale (F.C.I.) che prevede 5 classi di gravità (A = assente, B = borderline, C = moderata displasia, D = displasia media, E = displasia grave).

Esistono anche sistemi di valutazione diversi, quali il metodo anglosassone, che viene utilizzato a supporto del sistema F.C.I. nel caso di diagnosi incerte.

Tale metodo prende in considerazione 9 diversi aspetti dell’articolazione dell’anca (destra e sinistra) attribuendo a ciascuno di essi un punteggio variabile tra 0 (normale) a 6 (patologico; nel caso del margine acetabolare dorsale il punteggio massimo è 5).
I punteggi attribuiti a ogni singolo aspetto vengono quindi sommati. Il punteggio totale risultante per le due anche può quindi variare tra 0 e 106.

Di recente sono stati stimati per la popolazione Boxer italiana i valori di ereditabilità per la valutazione del grado di displasia effettuata sia con la metodica F.C.I. che con quella anglosassone (Menegazzo, dati non pubblicati).
Al pari di quanto evidenziato da studi su altre popolazioni canine, entrambe la valutazioni presentano moderati gradi di ereditabilità (0,24) e risultano geneticamente correlate (0.95).

La valutazione genetica per la displasia dell’anca utilizza entrambe le valutazioni (F.C.I. e metodo anglosassone) del grado di displasia.
I dati utilizzati sono quelli dell’individuo e tutti quelli propri di animali parenti del cane (metodo BLUP Animal Model), rimuovendo statisticamente gli effetti non genetici dovuti al sesso dell’animale, all’età alla radiografia, all’esperienza del Veterinario radiologo e all’allevamento di origine del cane.

Classificazione F.C.I. della Displasia dell’anca

Grado A: “normale” nessun segno di displasia dell’anca (HD 0 / HD -).

La testa del femore e l’acetabolo sono congruenti. Il bordo craniolaterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme. L’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° o superiore. Quando inoltre il bordo craniolaterale circonda leggermente la testa del femore in direzione laterocaudale la conformazione articolare viene definita “eccellente” (A 1).

Grado B: articolazione dell’anca “quasi normale” (HD 1 / HD +/-).

La testa del femore e l’acetabolo appaiono leggermente incongruenti e l’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° oppure il centro della testa del femore si trova medialmente al bordo acetabolare dorsale con congruità della testa del femore e dell’acetabolo.

Grado C: “leggera” displasia dell’anca (HD 2/ HD +).

La testa del femore e l’acetabolo appaiono incongruenti, l’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 100° e/o il bordo craniolaterale risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.

Grado D: “media” displasia dell’anca (HD 3/ HD ++).

Incongruità evidente tra la testa del femore e l’acetabolo con sublussazione. L’angolo acetabolare secondo Norberg è superiore a 90°. Saranno presenti un appiattimento del bordo craniolaterale e/o segni di osteoartrosi.

Grado E: “grave” displasia dell’anca (HD 4 / HD +++).

Sono presenti modificazioni marcate di tipo displastico delle anche, come lussazione o sublussazione distinta, un angolo acetabolare secondo Norberg inferiore a 90°, un evidente appiattimento del margine acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi.

 

 

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