Inizio del 1900
Venus v. Vogelsberg (sieger Hochenstein Nazi x Frigga) unita a Kurt v. Pfalzgau diede alla luce Rolf v. Vogelsberg (1908) . Da Dora v. Vogelsberg (Rigo v. Angertor x Frigga) e da Rolf v. Vogelsberg nacque il campione Rolf v. Walhall (1911). Oltre al campione Gigerl altri due figli di Meta v.d. Passage furono i protagonisti di questi primi anni della storia del Boxer: Hugo v. Pfalzu e Schan v.d. Passage. Quest'ultimo fu il padre del campione Rigo v. Angertor, un ottimo fulvo che insieme al genitore può essere considerato l'iniziatore della lotta tra fulvi e tigrati. I figli più importanti di Hugo v. Pfalzgau furono Kurt e Remus v. Pfalzgau. Kurt era un fulvo assai ben costruito, di taglia vantaggiosa, ma come Rigo, e in genere tutti i fulvi del tempo, rivelava manchevolezze nella testa. Trasmise la sua potenza ai figli, tra i quali giganteggiò il tigrato Rolf v. Vogelsberg. Tramontato il fratellastro Remus, Kurt, la fece da dominatore su tutti i ring finché Remus fu battuto da un figlio di Kurt, il campione Curt v. Cumberland. Si tramanda che al ritorno a casa, dopo la sconfitta, il padrone di Remus lo uccise. Sconcertante esempio di furore, ingenuità e buonafede antica; oggigiorno ci si aspetta che la pistolettata arrivi addosso al Giudice...
Remus lasciò un ottimo maschio fulvo, Milo v. Eigelstein (1911). Milo fu il competitore diretto del tigrato Rolf v. Vogelsberg. Questo scontro coincise con la creazione di due classi separate per i fulvi e per i tigrati, anche per l'appassionante antagonismo tra i sostenitori dell'una e dell'altra varietà. Milo, dal tronco corretto e dalla testa già più tipica di quella del padre, fu un riproduttore mediocre e non ebbe quindi effetti diretti sulla razza. Rolf prevalse e, senza dubbio, segnò la svolta decisiva nella selezione della razza. I suoi discendenti ereditarono le sue buone qualità e, a dire il vero, anche il difetto principale, cioè il “dorso di carpa”. Ad ogni modo, soprattutto, ereditarono la preziosa capacità di ritrasmettere, a loro volta, qualità ancora migliori.
Con Rolf v. Vogelsberg il Boxer s'avvia ad acquistare sempre piu l'aspetto che, perfezionatosi e raffinatosi, l'ha portato a essere, nell'arco di cinquant'anni, un autentico fuoriclasse della specie canina.
Alle soglie della prima guerra mondiale Rolf rappresenta un ponte, al di là del quale vengono lasciati i difetti sostanziali delle prime generazioni, quali la taglia ridotta, l'eccessiva lunghezza dei tronchi, la decisa divergenza degli assi cranio-facciali, i musi stretti e appuntiti, i menti invisibili. Dobbiamo parlare di predestinazione? Se si pensa che Rolf apparteneva a persone che non s'interessavano allo sport canino e fu notato per la strada da un boxerista che convinse gli Stockmann ad acquistarlo, forse si! I suoi discendenti più rappresentativi furono il campione Siegfried v. Hirschpark e Schelm v. Angertor (esportati in Svizzera), il campione Dampf v. Dom (esportato negli Stati Uniti e primo Boxer campione americano),Wotan v. Dom (esportato in Svezia) e Rolf v. Walhall, il quale aveva molte qualita di suo padre pur non raggiungendolo per quanto riguardava il collo e il posteriore. Rolf v. Walhall trasmise la sua potenza al fulvo Egon v. Gumbertusbrunnen e al tigrato Moritz v. Goldrain (1918).