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L'IGP inizia dall'asilo (Stefano Morara)

Premetto che questo articolo è dedicato sia ai neo appassionati che ambiscono a partecipare alle competizioni su regolamenti IGP sia, in egual misura, a chi desidera crescere un Boxer sereno, equilibrato e libero da frustrazioni.
Molti pensano all’addestramento come a qualcosa di rigido, schematico, severo, ma sono perlopiù luoghi comuni che riguardano il passato. Già da un po’ d'anni le metodologie, come anche i regolamenti, sono cambiati: l’approccio è molto più elastico e si dà molta importanza allo stato d’animo del cane, che deve lavorare con piacere e per ottenere ciò si rendono gli esercizi estremamente piacevoli e divertenti. Cosicché l’obiettivo diventa fare in modo che il Boxer abbia voglia di fare e non sia obbligato a fare gli esercizi.
Questo cambiamento di filosofia fa riferimento a metodologie molto più dinamiche e divertenti, che non coinvolgono solo il binomio cane-conduttore, ma un gruppo di persone. In quest’ottica è basilare saper motivare il proprio Boxer: l’approccio con un cucciolo di 2 mesi deve essere improntato soprattutto per creare con lui un buon rapporto, questo si ottiene con lodi-carezze-gioco e con lodi-carezze-cibo, è importante diventare per il cucciolo un punto di riferimento, un amico con cui condividere momenti piacevoli e divertenti.
Va da sé che più il cucciolo è di base molto attivo, spigliato, giocoso e mangione, meglio è.
Pur nell’ambito della stessa razza, ogni cucciolo è un soggetto a sé e la preparazione va personalizzata in rapporto all’età e alle predisposizioni istintive. E qui entra in scena l’esperienza del preparatore, preferibilmente esperto di razza, capace di leggere il cane. In previsione di una eventuale carriera sportiva, una delle motivazioni più importanti è il gioco. Scopriamo il perché: il gioco stimola, influenza e plasma il comportamento sociale del cucciolo e dell’adulto.
Attraverso le prove e gli errori, i cuccioli saggiano le loro capacità psicofisiche e di comunicazione.
Il gioco stimola la destrezza fisica e la flessibilità mentale, migliora la coordinazione, permette di fare esperienza in condizioni sicure, come calcolare i tempi, bloccarsi o intervenire, come mantenere il proprio equilibrio, insegna modelli di azione per compiere serie di movimenti, stimola l’inventiva, insegna a risolvere problemi e ci consente di capirne il livello di dominanza.
Gli animali che giocano di più nel periodo critico della socializzazione, cioè dalle 4 alle 12 settimane, diventano adulti più intelligenti.Dopo aver compreso i vantaggi del gioco, dobbiamo chiederci: cos’è il gioco per il nostro cane.
Per il cucciolo di Boxer, come per l’adulto, l’attività ludica più piacevole ed entusiasmante consiste nel mordere, scuotere, contendere, lottare, inseguire un salamotto, uno straccio o una pallina...questi comportamenti fanno parte dell’istintualità che i cani hanno ereditato dal lupo. Queste azioni, che al lupo servono a cacciare, nel cane si sono trasformate in attività che definiamo ludico-predatorie.
Nella pratica, lo straccio o il salamotto o la pallina, se usati nella maniera giusta, rappresentano un piccolo animale da predare. Queste attività servono anche per stabilire le gerarchie all’interno del branco formato dal Boxer e dalla sua famiglia umana. Per essere buoni capibranco ed essere ammirati e ambiti, è importante mantenere l’iniziativa di gioco. Bisogna imparare a comportarsi con superiorità, è necessario saper creare attenzione e positiva apertura nei nostri confronti e bisogna saper intuire le aspettative del cane, che deve desiderare di condividere delle attività con noi.
Altrettanto importante è poi la motivazione “cibo”, che ci permette di comunicare col cucciolo mantenendolo in uno stato d’animo tranquillo. Il cane osserva il proprietario, ascolta il comando dato nel tono giusto, sia verbale che gestuale, il Boxerino esegue e lo si gratifica con lodi e bocconcino.

Questa sequenza porta il cane a "imparare”, si è costituita così la situazione ottimale in cui l’allievo si pone in attesa, all’ascolto, riservando delle aspettative nei confronti del conduttore.
Preparare un Boxer per le competizioni è un’avventura emozionante, l’IGP è la massima espressione dello sport cinofilo. Si può praticarlo da amatori o da professionisti, ma in entrambi i casi si arriverà a un livello di conoscenza reciproca uomo-Boxer straordinario.
Anche dopo tanti anni di impegno in questo sport, provo sempre un grande piacere nell’insegnare al mio Boxer e a vederlo mentre esprime le sue qualità, che si tratti di pista, obbedienza o difesa, l’espressività del Boxer nell’eseguire gli esercizi mi trasmette serenità e buon umore. Consiglio a tutti di intraprendere questa disciplina a qualsiasi livello.

 

(tratto da rivista "Boxer" n. 1/2021)

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